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Rosalyn D'Mello

In risposta al “contro-rituale” di Paulo Nazareth – che adotta l’atto del camminare all’indietro come forma di strategia artistica per consentire una guarigione da un trauma intergenerazionale – Rosalyn D’Mello percorre la mostra in senso antiorario. Immigrata in Alto Adige di recente per motivazioni coniugali, Rosalyn D’Mello ha le proprie radici nella Goa occupata dai portoghesi. Ha metabolizzato la propria posizione di “informatrice non nativa” nel processo di “diventare autoctona”. Coniuga questo aspetto con la sua esperienza di scrittrice e critica d’arte femminista indiana, esperta nell’alchimia della trasformazione del dolore in potere.