RESSENTIMENT / RISENTIMENTO: Opere
III piano
Artisti: Liesl Raff, Barbara Tavella, Massimo Grimaldi, Beatrice Volpi
Liesl Raff
*1979 in Stuttgart (DE),
lives in Vienna (AT)
Le sculture in lattice, paglia e metallo di Liesl Raff appaiono come delle forti presenze nello spazio espositivo, quasi imponendosi al fruitore ma offrendogli anche una forma di riparo. L’idea nacque all’artista a Città del Messico, all’interno della casa-laboratorio di Luis Barragán, uno dei maggiori architetti messicani del XX secolo. Questi spazi sono intesi come delle soglie, dei ponti di collegamento tra interno ed esterno, dei luoghi di trasformazione emotiva. A Merano Raff realizza una sorta di rifugio con un tetto di lattice e foglie di palma inteso come luogo di cambiamento, di cura, di presa di coscienza. Lungo il perimetro della sala è collocata Corn Dolly, un rotolo di paglia che rimanda alle figure realizzate con questo materiale in tutta Europa come simboli di fertilità dopo il raccolto.
Barbara Tavella
* 1968 in Remscheid (DE),
lives in Berlin (DE)
Nei dipinti di Barbara Tavella emerge una dimensione fortemente personale. L’artista ladina intende la pittura come una sorta di processo di guarigione: le sue opere sono frutto di una lunga rielaborazione, con una continua sovrapposizione di pennellate di colore, come se fosse una forma di ripetizione di una sensazione, di “ri-sentimento”, che si protrae fino al momento in cui, con la creazione di una nuova immagine, essa svanisce.
Massimo Grimaldi
*1974 in Taranto (IT),
lives in Milan (IT)
Columbo Text (2009) di Massimo Grimaldi si confronta con lo spazio architettonico, analogamente a Tillmans con un linguaggio che rimanda alla cartellonistica, declinato in una chiave fortemente poetica. Con il suo lavoro Grimaldi ha messo spesso in discussione il sistema dell’arte e il proprio ruolo, sollevando una serie di interrogativi di carattere etico. Ad esempio, ha deciso di devolvere la maggior parte delle cifre vinte in concorsi o derivate dalle vendite di proprie opere all’associazione umanitaria Emergency, raccontandone poi l’attività nei suoi lavori. Columbo Text è una descrizione intimista di una forma di risentimento e, al contempo, un omaggio all’attore Peter Falk che interpretava il ruolo del celebre ispettore Colombo. Il testo, che racconta la scomparsa di un amore, è pensato come una sorta di confessione struggente di uno degli assassini che appaiono nel telefilm. A seconda dell’incidenza della luce, le parole risultano leggibili o si perdono nel bianco del muro, apparendo e scomparendo come i sentimenti descritti.
Beatrice Volpi
*1976 in Busto Arsizio (IT),
lives in Lubiara (IT)
L’elemento che accomuna tutte le opere presenti in mostra è il tentativo di contrastare questo sentimento pericoloso e avvelenante attraverso molteplici strategie, che spaziano dall’umorismo alla poesia, dalla bellezza all’impegno personale. Alla fine del percorso queste differenti idee vengono declinate in una forma differente: Beatrice Volpi, terapeuta specializzata in respiro, voce e canto, ha elaborato una breve forma di meditazione che invita i visitatori a “entrare nella stanza del risentimento” per riuscire infine ad uscire dal circolo vizioso che esso innesca. Questa meditazione rende possibile sperimentare l’aspetto più intimo di questo sentimento che costituisce uno dei fattori su cui continua a basarsi la nostra società.
PRESENT / PER- DONO, 2020
Audio Meditation
7:36 min