RESSENTIMENT / RISENTIMENTO: Opere

II piano

Artisti: Monika Sonsnowka, Barbara Tavella, Klara Lidén, Manuel Niccoli

Monika Sosnowska

*1977 in Ryki (PL),
lives in Warsaw (PL)

L’artista polacca Monika Sosnowska è nota per installazioni che creano ambienti angoscianti e irrisolti. Ad esempio nel 2007 ha inserito nel Padiglione della Polonia alla Biennale di Venezia una struttura in cemento armato sovradimensionata che invadeva letteralmente lo spazio espositivo e creava un confronto tra l’architettura anni ’30 in cui era collocata e quella contemporanea. A KUNST MERAN MERANO ARTE ha reinstallato l’opera Irregular room, costituita da un ambiente tortuoso dalle pareti dipinte con il verde tipico delle architetture socialiste. Apparentemente essa offre diversi percorsi ma di fatto blocca lo spettatore, portando il visitatore a vivere quella sensazione di angoscia e di claustrofobica mancanza di spazio che spesso provoca il risentimento.

Barbara Tavella

* 1968 in Remscheid (DE),
lives in Berlin (DE)

Nei dipinti di Barbara Tavella emerge una dimensione fortemente personale. L’artista ladina intende la pittura come una sorta di processo di guarigione: le sue opere sono frutto di una lunga rielaborazione, con una continua sovrapposizione di pennellate di colore, come se fosse una forma di ripetizione di una sensazione, di “ri-sentimento”, che si protrae fino al momento in cui, con la creazione di una nuova immagine, essa svanisce.

Klara Lidèn

*1979 in Stockholm (SE), lives
in Berlin (DE)

L’artista svedese Klara Lidèn guarda allo spazio urbano, ridefinendolo e decostruendolo attraverso una serie di azioni destabilizzanti, talvolta sovversive e apparentemente insensate. Nel video Grounding del 2018, l’artista cammina per le strade di Manhattan e continua a cadere e a rialzarsi. La scena, che sembra riprendere una classica comicità slapstick, testimonia il faticoso tentativo di riprendersi da un fallimento e fallire ancora.

Christian Niccoli

*1976 in Bolzano (IT),
lives in Berlin (DE)

Christian Niccoli, artista nato a Bolzano, rielabora invece il proprio vissuto in una serie di disegni dal carattere surreale, spesso nella forma di autoritratti; noto soprattutto per i suoi video e le sue videoinstallazioni, Niccoli espone per la prima volta a Merano queste opere, per anni considerate come semplici “appunti” di lavoro. Accanto a una dimensione ironica che può ricordare i lavori di Erwin Wurm - come emerge ad esempio dall’autoritratto con fiammiferi al posto delle gambe, che gli impediscono di camminare e sembrano sul punto di prendere fuoco - questi disegni scatenano anche un forte senso di ansia.