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Riapertura di Merano Arte il 19 maggio

 

L’inaugurazione della mostra “Ressentiment Risentimento”, prevista il 6 marzo, non ha potuto avere luogo. Tuttavia in questi due mesi l’attività non si è fermata e il team ha proposto numerosi approfondimenti online, comprese visite didattiche e workshop. Dal 19 maggio sarà nuovamente possibile visitare la mostra, rispettando tutte le procedure necessarie. La ripresa graduale dell’attività avverrà all’insegna della sicurezza, tanto per i gli operatori quanto per i visitatori, con ingressi contingentati, distanziamento e sistemi di protezione individuali. Anche il precedente allestimento è stato oggetto di un ripensamento, sostituendo i testi di sala in consultazione con pannelli a muro e oggetti in condivisione come auricolari con sistemi che permettono un ascolto individuale dal proprio smartphone o anche, successivamente, da casa propria.

Proprio in concomitanza con questa ripartenza che coinvolge diversi aspetti delle nostre vite, siamo felici di presentare anche il nuovo ingresso. L’artista Riccardo Previdi ha progettato l’intervento sull’arco dei portici, riprendendo la tradizionale pratica di decorazione architettonica per mezzo di scritte che ha particolare diffusione in Alto Adige. La ripetizione senza interruzioni del termine “Kunsthaus”, nel rigoroso carattere tipografico Helvetica Neue Bold, restituisce allo spazio espositivo il termine con cui da sempre viene chiamato dagli abitanti di Merano, indipendentemente dal loro gruppo linguistico di appartenenza. Dopo quasi 20 anni di attività, questo intervento rende la Kunsthaus inconfondibile! La maggiore visibilità prosegue anche nella riprogettazione dell’atrio, sempre di Riccardo Previdi, con un nuovo sistema di vetrine che accompagna il visitatore verso lo shop. Il team della Kunsthaus attende con impazienza questa riapertura ed è fiducioso che, dopo aver visitato lo shop e gli spazi espositivi, sarà possibile ritrovare un momento di piacevole svago dopo questo lungo lockdown.

Riccardo Previdi, Projekt Kunsthas. Foto: Davide Perbellini